Ghana 2008: tanta Europa in panchina

20 01 2008

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La più importante competizione del continente africano sarà una sfida tra tecnici europei. Sulle panchine di Ghana 2008 siedono infatti soltanto 4 allenatori locali, mentre nove dei 16 coach del torneo hanno il passaporto francese e tedesco.

I campioni uscenti dell’Egitto hanno confermato Hassan Shehata, stratega della vittoria di due anni fa; Sudan e Zambia si affidano rispettivamente ad Abdallah e Phiri; l’Angola si rimette nelle mani di Luis Goncalves, unico allenatore africano ai Mondiali 2006.

Per il resto, passerella di volti e nomi di marca europea. In primis quello del transalpino Claude Le Roy, coach del Ghana padrone di casa, già vincitore del trofeo alla guida del Camerun nel 1988, che questa sera affronterà nel match inaugurale il suo connazionale Robert Nouzaret, allenatore della Guinea.

Berti Vogts è il ct della Nigeria, impegnata lunedì contro la Costa d’Avorio. Sulla panchina ivoriana un marsigliese, Gerard Gili, sostituto dell’ex centrocampista tedesco del Real Madrid Ulrich Stielike, costretto a rimpatriare per star vicino al figlio malato.

Nel loro stesso gruppo Mali e Benin, allenati rispettivamente da Jean Francois Jodar e Reinhard Fabisch, il coach tedesco artefice dei progressi calcistici di Kenya e Zimbabwe. Ma il contingente francese resta il più nutrito: saranno infatti Roger Lemerre, campione d’Europa 2000 con i Blue, e l’ex centrocampista del Nantes Henri Michel a condurre nell’ordine Tunisia e Marocco.

L’unico Paese africano colonizzato dalla Germania, il Camerun, non poteva non contare su un coach tedesco, nella fattispecie il neoarrivo Otto Pfister, deciso a conquistare quel primo posto sfuggitogli col Ghana nel 2006.

Ma nel Continente Nero c’è spazio anche per altre nazionalità: la Namibia si affida all’olandese Arie Schans, il Senegal al polacco Henry Kasperczak e il Sudafrica al brasiliano Parreira, unico coach non africano e non europeo.

Graziana Urso


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