Sudafrica, la torcida è già mondiale

26 11 2007

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Foto e fonte da: fifa.com

Il weekend di Durban è stato speciale anche per Soweto: mentre il mondo attendeva il primo atto di Sudafrica 2010, l’ex township di Johannesburg trepidava a distanza per il 133esimo derby tra gli Orlando Pirates e i Kaizer Chiefs, traslocato per una volta nella città che ha ospitato il sorteggio delle qualificazioni mondiali. Come dire River-Boca a Cordoba, Milan-Inter a Roma.

Manca un’ora al fischio d’inizio e la strada per Kings Park trabocca di tifosi. Nell’ansia prepartita tre supporters dei Pirates spuntano dai finestrini di una macchina bianca maledicendo il traffico lento, mentre due fans dei Chiefs – vuvuzela (trombetta) in mano – si fanno largo tra bus e automobili, sfidando il rischio di essere investiti. Venghino signori venghino, la festa sta per iniziare.

Dentro lo stadio, 60.000 persone e un arcobaleno di colori. Le opposte tifoserie convivono pacificamente, un posto accanto all’altro. “Sono dei Chiefs – dice un fan di Durban con tanto di visiera oro-nera – ed è la prima volta che assisto alla stracittadina contro i Pirates. Ma non m’importa se vinceremo o no, voglio solo che il mondo sappia quanto noi sudafricani amiamo il football”.

Le squadre entrano in campo per il riscaldamento, ma i riflettori si accendono sugli spalti, dove migliaia di supporters danzano al suono della musica dell’altoparlante. Un tifoso dei Chiefs cerca di cominciare la ola messicana: dopo quattro tentativi, ci riesce con l’aiuto di un supporter dei Pirates, e tutti applaudono. Ma il derby è il derby, e negli ultimi minuti che precedono la gara tira aria di rivalità. “Vinceremo 2-1” profetizza Lungami, tifoso dei Pirates.

Il primo tempo è già spettacolo. I Chiefs vanno in rete dopo appena 20 secondi con Khanyeza, e i Pirates fanno fatica ad ingranare la marcia, nonostante il centrocampista Modise, “la più grande speranza sudafricana per il 2010”. Ma al 32′ Walaza ripristina la parità, ripetendosi al 5′ del secondo tempo. Lungami piange di gioia: “Ve l’avevo detto, ve l’avevo detto!” urla tra le lacrime, incrociando le braccia al cielo ad imitare il simbolo della bandiera della sua squadra. Eppure un indomito supporter dei Chiefs “osa” replicargli col segno della vittoria. Tempo 7 minuti, e il campo gli darà (quasi) ragione.

Al 58′ Zwane sigla il gol del 2-2, ed esplode l’entusiasmo dei Chiefs, che dominano il resto della gara, costringendo il n.1 Meyiwa a ben due salvataggi. Un tifoso lamenta la fortuna dei Pirates. “Non avranno intenzione di batterci di nuovo, vero?” sussurra alla sua ragazza baciandola. Ma il risultato resta invariato, e al fischio finale ricomincia la festa.

I vuvuzela fanno impennare i decibel, mentre il Kings Park si trasforma in un tam tam d’allegria. E’ una torcida senza fanatismi. “Immaginate che cosa saranno i nostri Mondiali?” dice qualcuno. Già, i Mondiali. A pochi chilometri l’establishment del pallone tira i dadi. Chi sarà con chi? Il Sudafrica c’è.

Graziana Urso


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